Visione, coraggio, empatia, forza caratteriale, destino, amore, passione e mistero, perfino un poco di follia, sono le caratteristiche di un autentico eroe. Raoul Wallenberg sembra averle avute tutte e Davide Amante, nel suo romanzo Il Dossier Wallenberg le racconta magistralmente.
In effetti il dossier wallenberg è un romanzo difficile da definire, in qualsiasi modo lo si cerchi di incasellare, ne sfugge. Qualsiasi definizione gli sta stretta. Biografia affascinante e sorprendente di un eroe? Sì, ma il romanzo è qualcosa di più. Storia d’amore appassionante e inaspettata fino sll’ultimo respiro? Sì, e di più. Thriller veloce e raffinato? Sì e di più. Romanzo storico? Sì e di più. Indagina sulla cattiveria umana all’epoca dei nazisti? Sì e di più. Rappresentazione dell’eroismo e della sua portata umana? Ancora sì. Il dossier wallenberg sembra essere tutte queste cose insieme, di certo un successo editoriale, scritto bene e profondo, una storia avvincente, ancor più se si pensa che questo romanzo racconta una storia vera.
Il Dossier Wallenberg sta piacendo così tanto a un pubblico di lettori eterogenei perchè è un romanzo positivo, ti porta a pensare che esistono ancora personalità sorprendenti e affascinanti nel mondo. E lo fa con semplicità, cioè raccontandoti i fatti senza troppe costruzioni o elaborazioni.
Un uomo, coinvolto in una guerra che è più grande di lui, decide di prendervi parte per aiutare chi più ha bisogno e durante la guerra si innamora e salva la vita a una ragazza che, molti anni dopo, tornerà a salvare lui stesso. Se si fa del bene, prima o poi questo bene tornerà quando ne avremo bisogno. Anche nei momenti più bui della proprio storia, raccontati benissimo in questo romanzo, l’uomo è capace di riscattarsi. E questo è forse proprio il segreto di questo romanzo eccezionale.
Il romanzo è incentrato su una storia d’amore, così forte da essere capace di cambiare il corso della storia.
Il protagonista sarebbe raoul wallenberg, se non fosse che una donna da lui salvata prende il suo posto per diventare la vera protagonista della storia. Intorno a loro i misfatti della seconda guerra mondiale e una serie di personaggi assilutamente eccezionali a partire da un Eichmann mai visto prima per finire con un colonnello russo eccezionalmente intenso. In mezzo, una vicenda e personaggi delineati con maestria da uno scrittore di indubbia bravura.
Il dossier wallenberg porta il lettore a poco a poco in un mondo disumano e violento e svela sotto le macerie di questo mondo la poesia della vita. Un inno al coraggio, alla vidionarietà, all’amore. Un libro assolutamente da leggere.
Il Dossier Wallenberg
Pagine 250
ISBN 9788894315622
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I fatti storici
Negli annali della storia, alcuni individui emergono come fari di speranza e coraggio, resistendo all’ondata dell’oppressione e avendo un profondo impatto sulla vita di innumerevoli altri. Raoul Wallenberg, un diplomatico svedese, è uno di questi eroi le cui azioni altruistiche durante la Seconda Guerra Mondiale salvarono migliaia di ebrei dalle grinfie dell’Olocausto. La sua storia è una testimonianza del potere della compassione umana e dell’impatto straordinario che una persona può avere di fronte a avversità travolgenti.
Raoul Wallenberg è nato il 4 agosto 1912 in un’importante famiglia svedese nota per il suo lavoro umanitario. Cresciuto con un forte senso del dovere e della compassione, Wallenberg ha studiato architettura all’Università del Michigan e successivamente economia all’Università di Stoccolma. La sua diversa istruzione e l’esposizione a culture diverse gettarono le basi per le capacità diplomatiche che sarebbero diventate determinanti nei suoi sforzi eroici.
Con lo svolgersi della Seconda Guerra Mondiale e l’intensificarsi delle atrocità dell’Olocausto, il destino di Wallenberg prese una svolta inaspettata quando fu nominato diplomatico in Ungheria nel 1944. All’epoca, la “Soluzione Finale” di Adolf Eichmann era in pieno svolgimento e la popolazione ebraica dell’Ungheria era sotto imminente minaccia di sterminio.
Al suo arrivo a Budapest, Wallenberg capì subito la gravità della situazione e si imbarcò in una missione per salvare quante più vite possibile. Nonostante i rischi, emise passaporti protettivi e stabilì case sicure sotto le spoglie di strutture diplomatiche svedesi. La creatività e l’intraprendenza di Wallenberg erano evidenti poiché utilizzava metodi non convenzionali, come tangenti e minacce, per contrastare i piani dei nazisti.
Il risultato più notevole di Wallenberg è stata la creazione dello “Schutz-Pass”, un passaporto protettivo che dichiarava il portatore sotto la custodia del governo svedese. Questi documenti furono distribuiti a migliaia di ebrei, proteggendoli efficacemente dalla deportazione nei campi di concentramento. Wallenberg istituì anche delle case sicure, dichiarandole territorio svedese, dove migliaia di persone trovarono rifugio dagli orrori esterni.
L’impegno di Raoul Wallenberg nel salvare vite umane ha avuto un grande costo personale. Ha dovuto affrontare un pericolo costante, navigando nell’insidioso panorama politico dell’Ungheria in tempo di guerra. Mentre l’Armata Rossa sovietica si avvicinava a Budapest, il destino di Wallenberg prese una svolta tragica. Nel gennaio 1945 fu arrestato dalle forze sovietiche con l’accusa di spionaggio. Nonostante gli sforzi del governo svedese per ottenere il suo rilascio, Wallenberg scomparve nel sistema carcerario sovietico e il suo destino rimane sconosciuto.
Gli sforzi eroici di Raoul Wallenberg non sono passati inosservati. Nel 1981 gli è stata concessa postuma la cittadinanza onoraria dagli Stati Uniti e numerosi paesi hanno riconosciuto il suo contributo con onorificenze e memoriali. La sua eredità sopravvive nel Comitato Raoul Wallenberg degli Stati Uniti e in altre organizzazioni dedite alla promozione dei diritti umani e alla lotta all’intolleranza.
Lo straordinario coraggio e la compassione di Raoul Wallenberg di fronte al male indicibile evidenziano il potenziale degli individui di avere un profondo impatto sul mondo. La sua eredità serve a ricordare per sempre l’importanza di opporsi all’ingiustizia, anche nei momenti più bui. Le azioni altruistiche di Wallenberg continuano a ispirare generazioni a lottare per un mondo in cui la compassione trionfa sulla crudeltà e dove le azioni di una persona possono fare una differenza enorme nella vita di molti.
Il romanzo di Davide Amante, a nostro parere, è scritto molto bene e non ha paura ad addentrarsi nel male estremo così come nel bene estremo, indagando l’animo umano. L’autore ha utilizzato informazioni storiche acquisite anche tramite il Freedom of Information Act degli anni ’90, documenti storici d’epoca sovietica relativi alla detenzione di Wallenberg nel carcere di Lefertovo a Mosca, documenti della commissione d’indagine russo-svedese degli anni 2000.Attraverso questa documentazione l’autore ha ricostruito la famosa e misteriosa sparizione di Wallenberg dandone una probabile interpretazione.
Il romanzo si caratterizza per i dialoghi raffinati e intensi fra il nazista Eichmann e Wallenberg così come la visione grandiosa della vita del colonnello sovietico Khartashov e infine per una eccezionale e sorprendente storia d’amore. l ritmo intenso e la scrittura raffinata dell’autore, ma soprattutto la vicenda umana trattata, rendono Il Dossier Wallenberg un classico moderno.